Aumento Pensioni 2022

Aumento Pensioni 2022

Quest’anno tutti i pensionati dell’Inps beneficeranno degli aumenti delle pensioni 2022 secondo il meccanismo della perequazione.

La prima rata dell’anno sarà rivalutata al costo della vita secondo le rilevazioni periodiche effettuate dall’Istat.

L’operazione di perequazione degli assegni mensili fa sì che non subiscano perdite causate dall’inflazione, conservando, almeno in parte, il loro valore al tempo della liquidazione originaria.

Cos’è la perequazione delle pensioni?

La perequazione è il meccanismo di rivalutazione dell’importo pensionistico legato all’inflazione ossia all’aumento del costo della vita come indicato dall’ISTAT.

Obiettivo è proteggere il potere d’acquisto delle pensioni. Ecco perché nel corso degli anni, sono stati adottati criteri differenti per operare la perequazione delle pensioni.

A cosa serve la perequazione delle pensioni?

La perequazione delle pensioni ha l’obiettivo di proteggere il potere d’acquisto del trattamento pensionistico, mettendolo al riparo, almeno in parte, dall’erosione dovuta all’inflazione.

In questo modo si garantisce l’effettività della tutela pensionistica e si evita una diminuzione del valore delle pensioni, tenuto conto della variazione dei prezzi dovuta all’inflazione.

A cosa si applica la perequazione delle pensioni?

Si applica a tutti i trattamenti pensionistici erogati dalla previdenza pubblica, sia alle pensioni dirette che a quelle ai superstiti (pensione di reversibilità e pensione indiretta), indipendentemente dal fatto che esse siano integrate al trattamento minimo.

Come funziona la perequazione delle pensioni?

L’applicazione della perequazione avviene al primo gennaio di ogni anno, sulla base della variazione dell’indice FOI registrato nell’anno precedente.
Ai sensi, infatti, dell’art. 24, comma 5, della l. 41/1986, il Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, entro il 20 novembre di ciascun anno adotta un decreto che fissa:

– l’adeguamento definitivo per l’anno precedente, che si applica con effetto dal 1° gennaio dell’anno in corso;

– l’adeguamento provvisorio per l’anno in corso, che si applica con effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo.

Gli aumenti delle pensioni per il 2022

Per la perequazione del 2022 sono state riprese le modalità di applicazione della legge 388/2000, oggi più favorevole per i pensionati.

Il decreto ministeriale del 17 novembre 2021 – si legge in una nota dell’Inps – ha stabilito che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2021 è pari a 1,7% dal 1° gennaio 2022.

La rivalutazione delle pensioni dipenderà dalle fasce di reddito:

  • 100% dell’inflazione, ovvero in misura piena, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo;
  • 90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo;
  • 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo.

Il trattamento minimo di riferimento è pari a quello del 2021 che è di 515,58 euro.

Esempio di aumento di pensione 2022

Per una pensione 2021 di 2.500 euro la rivalutazione 2022 è calcolata così:

  • su 2.062,32 euro (ossia 4 volte il trattamento minimo 2021) sarà applicata la rivalutazione dell’1,7%
  • su 437,68 euro (ossia sulla differenza tra 2.500 euro e 2.062,32 euro) sarà applicata la rivalutazione dell’1,53% (ossia il 90% di 1,70%).

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