Phishing, malware, ransomware, trojan, virus, social engineering, spyware, data breach.
Sono alcune delle minacce più frequenti in rete a cui i sistemi informatici sono sempre più esposti. In un modo continuamente connesso grazie all’utilizzo massivo di tablet, pc e smartphone, le informazioni sensibili come i dati personali e aziendali rappresentano un patrimonio che va protetto. Per questo, negli ultimi anni, il tema della cybersecurity è diventato centrale per difendersi dai cyber attacchi in costante aumento.
Per aumentare la consapevolezza dell’importanza della tutela dei dati, il 31 marzo si celebra la Giornata mondiale del Indietroup, una ricorrenza che è diventata un monito per ricordare che nell’ambito della sicurezza informatica i comportamenti fanno la differenza.
Cos’è il backup?
Una delle migliori pratiche per proteggere le informazioni personali e aziendali è quella di effettuare regolarmente il backup dei dati. Il backup consiste nella creazione di una copia di sicurezza dei dati che viene memorizzata in più luoghi sicuri, al fine di ripristinare le informazioni in caso di perdita o danneggiamento dei dati originali.
Se per gli internauti privati questa pratica è importante, per le aziende diventa una componente fondamentale della strategia di cybersecurity per garantire la continuità operativa, proteggere i dati dei clienti ed evitare danni economici.
Cyber awareness nelle aziende
Non basta mettere filtri alla posta elettronica, installare antivirus e fare il salvataggio dei dati in maniera sistematica per non incorrere in spiacevoli incidenti. Le aziende devono acquisire maggiore consapevolezza del fatto che la gestione del rischio cyber è l’elemento essenziale per la prevenzione e la mitigazione degli effetti degli attacchi informatici, implementando progettualità di cyber security e data protection sempre più efficaci e sofisticate.
Data breach e misure preventive nelle aziende
Una delle minacce più pericolose per le aziende, dalle PMI alle multinazionali, è il data breach, la compromissione di dati sensibili attraverso accesso non autorizzato ai sistemi. Tale attacco avviene solitamente da remoto e i danni che può provocare sono enormi, dal furto di identità alle truffe finanziarie, comportando anche conseguenze gravi a livello reputazionale. Per arginare la vulnerabilità, garantire e ripristinare i livelli di sicurezza, ogni azienda dovrebbe adottare misure specifiche come backup periodici e automatizzati, gestire gli accessi a file e cartelle a seconda del ruolo rivestito dal personale, le licenze software e gli hardware, predisporre un piano di disaster recovery. Parallelamente, dovrebbe investire anche sulla formazione dei dipendenti per sensibilizzarli sugli impatti concreti che le loro attività quotidiane possono generare sulla sicurezza informatica dell’azienda.
I dati della cybersecurity in Italia
La cybersecurity è la principale priorità di investimento nel digitale in Italia, anche grazie alla spinta del PNRR e alla guida dell’Agenzia per la Cybersicurezza che detta gli indirizzi per affrontare le migliori strategie da mettere in campo.
La ricerca dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano ci restituisce un quadro in cui in Italia sta crescendo l’attenzione per la cybersecurity, che nel 2023 si conferma la principale priorità di investimento nel digitale tra le imprese, sia grandi che pmi. Complessivamente nel 2022 il mercato italiano della cybersecurity ha raggiunto il valore di 1,86 miliardi di euro, con un’accelerazione eccezionale del +18% rispetto al 2021. Il rapporto tra spesa in cybersecurity e PIL in Italia si attesta allo 0,10%, in lieve crescita rispetto allo 0,08% dell’anno precedente, ma si tratta di un risultato che colloca il nostro Paese ancora all’ultimo posto tra quelli del G7, in una classifica guidata da Stati Uniti e Regno Unito, con un rapporto dello 0,31%.
Prevenzione contro gli attacchi informatici
Secondo i dati dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano, il 67% delle imprese in Italia rileva un aumento di tentativi di attacco, mentre il 61% ha aumentato il budget per la sicurezza informatica, segno che potenziare la governance della cybersecurity è una sfida trasversale che le aziende/organizzazioni devono prepararsi ad affrontare senza attendere ancora, puntando su competenza, specializzazione e prevenzione.
Prestito 24: protezione dei dati una priorità
Prestito 24 pone un’attenzione maniacale nella riservatezza e protezione dei dati dei clienti. Ogni giorno vengono processate informazioni sensibili che meritano il massimo della tutela per questo sono state adottate le misure più opportune e innovative per prevenire i rischi di intrusione e violazione dei sistemi. La cyber awareness in azienda è cresciuta negli anni tanto da investire ingenti risorse per l’implementazione di strategie e metodologie finalizzate alla puntuale gestione e minimizzazione del rischio. Un lavoro di continuo e costante adeguamento degli strumenti per fornire livelli elevati di protezione dei dati, anche al variare dei contesti e delle minacce informatiche sempre più sofisticate. Perché nella filosofia di Prestito 24 i dati dei clienti non sono semplici numeri o codici binari da tutelare: dietro di essi si celano identità, vite, storie, risparmi e sacrifici che vanno custoditi con il massimo rispetto e cura.