Riforma Madia: novità licenzamento PA e news neo mamme

Riforma Madia

Riforma Madia: news sulle nuove regole per i licenziamenti nella PA.

Dopo la bocciatura in Consulta nella sentenza 251/2016, la Riforma Madia verrà riesaminata dal Consiglio dei Ministri questo febbraio 2017. L’obiettivo è di riabilitare la riforma, che apporta novità sostanziali al sistema amministrativo italiano.

In cantiere ci sono correttivi per i rapporti tra stato e aziende a partecipazione statale, nuove regole per malattie e permessi dei dipendenti della PA (te ne parliamo in questo articolo), e nuovi casi per il licenziamento disciplinare. Proprio di questo ci occupiamo oggi.

Riforma Madia: le cause di licenziamento dei dipendenti PA

La riforma Madia istituirà 10 situazioni per il licenziamento disciplinare. Fra di esse:

  • falsificazione della presenza in servizio (il famoso timbra-e-assentati dei “furbetti del cartellino”)
  • scarso rendimento sul posto di lavoro
  • omissione delle segnalazioni di illeciti e assenze da parte del responsabile del dipendente “furbetto”
  • violazioni gravi e ripetute del Codice di Comportamento della PA, come l’abuso di benefit (auto di rappresentanza, ad esempio)

Per l’elenco completo attendiamo l’approvazione in Consiglio, prevista per metà febbraio.

Riforma Madia: tempi ridotti per la procedura

Oltre a “inquadrare” specifiche situazioni per il licenziamento, la Riforma Madia mira anche a ridurre i tempi procedurali.
Fissa infatti il tetto massimo di 3/4 mesi di durata per la procedura di licenziamento disciplinare. Il termine è ridotto a 1 mese per quelle riguardanti i “furbetti del cartellino” e le violazioni gravi accertate in flagranza. Si parla inoltre della gestione unificata di tali violazioni in un unico ufficio.

Per le infrazioni di minore entità, (attualmente richiedono solo il richiamo verbale), saranno gli stessi contratti di lavoro a definire regole e procedure.

Riforma Madia: e la prescrizione?

Non ci sarà. La Riforma Madia vieta la prescrizione degli illeciti: la sanzione al lavoratore “furbetto” sarà sempre applicabile, anche nel caso in cui i termini per il completamento della procedura di licenziamento siano decaduti o scaduti.

Ovviamente per il lavoratore è fatto salvo il diritto di difesa. Inoltre, nel caso in cui il giudice dichiari la sanzione eccessiva, è prevista la possibilità di ricominciare il processo di accertamento dell’illecito.

Riforma Madia: visite fiscali e malattia

Come dicevamo nell’articolo sulle nuove regole per malattie e permessi, la Riforma Madia mira ad accentare visite fiscali e accertamento malattia in un apposito ufficio unificato gestito dall’INPS.

I controlli saranno intensificati soprattutto nei periodi in cui il carico di lavoro della PA è consistente, e che sono proprio quelli in cui l’assenteismo è più alto. – come ponti festivi, eventi internazionali, termini per il pagamento del 730.

Riforma Madia: novità per le neo mamme

La prima direttiva del 2017 del Ministro Madia è dedicata a tutte le neo mamme: invita le PA ad “assumere azioni positive, comportamenti collaborativi o comunque di non adottare atti che ostacolino le esigenze di allattamento”.

La misura non è isolata: giunge infatti sulla scorta di un diritto all’allattamento riconosciuto nella legislazione europea con la direttiva 2006/141/CE. Nella sua direttiva, il Ministro Madia esorta tutte le PA a fornire sostegno alle donne che esprimano l’esigenza di allattare.

Riforma Madia: appuntamento a metà febbraio

Tecnici e Ministro stanno ancora lavorando alle misure contenute nella Riforma Madia. Il banco di prova per l’approvazione, come ti dicevamo, è previsto per questa metà febbraio.
Ti terremo aggiornato tempestivamente.

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