Prestito vitalizio ipotecario: cosa sapere

Hai bisogno di ottenere nuova liquidità? Con il prestito vitalizio ipotecario la tua casa diventa un bancomat. Cosa voglio dire? Semplice, la tua abitazione è il tuo paracadute. In altre parole, garantisce alla banca la restituzione del finanziamento. Accedere a questo strumento finanziario ora più è facile. La legge 44/2015 del 6 maggio ha fatto maggiore chiarezza sul suo funzionamento.

La novità più importante interessa i proprietari degli immobili: l’accesso al credito è consentito a partire dai 60 anni di età. Un cambio netto rispetto al passato. Già, prima l’età minima richiesta per ottenere questo prestito era di 65 anni.

Come la cessione del quinto, avrai intuito che il prestito vitalizio ipotecario rappresenta una risorsa soprattutto per gli anziani. Uomini e donne avanti con gli anni che hanno bisogno di denaro ma non possiedono altro bene al di fuori della propria casa.

Andiamo al sodo, ecco cosa sapere sul prestito vitalizio ipotecario.

Come funziona il prestito vitalizio ipotecario

il prestito vitalizio ipotecario -come ti ho anticipato- è rivolto agli ultra sessantenni e permette di trasformare parte del valore dell’immobile in contanti. In questo modo puoi ottenere liquidità senza dover cedere la proprietà dell’immobile. In altre parole, si tratta di un mutuo rovesciato. Accendi il prestito in favore della banca in cambio dell’ipoteca sulla tua casa.

Ma quanti soldi puoi ricavare dal finanziamento? Beh, ti dico subito che i contanti che puoi ottenere variano in base al valore di mercato dell’abitazione. La somma emessa è influenzata anche dall’età del richiedente e dalle aspettative di vita. In generale, più l’età del contraente è elevata, maggiore sarà l’importo concesso dalla banca o intermediario finanziario.

Rimborso etutele

Prima di parlare di rimborso, ti chiarisco subito la questione interessi. Il prestito vitalizio ipotecario si comporta come gli altri mutui. In pratica, il tasso di interesse applicato all’importo erogato può essere fisso o variabile e sarà stabilito dal mercato creditizio.

Per quanto riguarda il rimborso del prestito, questo può avvenire in maniera graduale. Puoi concordare i tempi e i modi con l’istituto di credito e non dovrai più preoccuparti della capitalizzazione annuale degli interessi. Fai attenzione, il ritardato pagamento delle rate (tra i 30 e i 180 giorni), verificatosi almeno sette volte anche non consecutive, dà diritto alla banca di chiedere la risoluzione del contratto.

Nel caso in cui la banca non trovi un accordo con il contraente per un rimborso graduale, la legge prevede tre casi di rimborso integrale in un’unica soluzione:

  1. Morte di chi ha richiesto e ottenuto il prestito
  2. Vendita dell’immobile
  3. Si dovrà alla banca una restituzione integrale del prestito anche se si verificano atti che riducono il valore dell’immobile, ad esempio una nuova ipoteca.

E cosa succede se il rimborso non avviene nonostante si sia verificato almeno uno di questi tre casi? La normativa parla chiaro: “Qualora il finanziamento non sia integralmente rimborsato entro dodici mesi dal verificarsi degli eventi, il finanziatore vende l’immobile a un valore pari a quello di mercato”. Ti dico di più: la banca decurta il valore della casa del 15% ogni dodici mesi fino al momento della vendita. Successivamente la banca usa le somme ricavate per estinguere il credito.

In definitiva è un prestito conveniente?

La risposta è sì. Il prestito vitalizio ipotecario mette in pegno solo una parte della proprietà che può essere riacquistata dai familiari. In questo modo il muto viene estinto e l’immobile torna nelle mani dei legittimi proprietari.

La tua opinione

Il prestito vitalizio ipotecario si rivolge a ben 65 milioni di italiani over 60 e rappresenta uno strumento di circolazione del denaro altrimenti bloccato nelle proprietà. Hai già usufruito di questo finanziamento? Racconta la tua esperienza nei commenti!

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