Diverse esigenze, diversi prestiti. Nella maggior parte di casi la cessione del quinto è ideale per soddisfare i bisogni di chi vuole mantenere intatta la propria pensione.
La cessione del quinto, infatti, è una formula vantaggiosa per i pensionati: intacca una minima parte della somma (appunto, un quinto) e permette di ottenere prestiti senza giustificare l’utilizzo del denaro.
C’è un’alternativa altrettanto valida che può essere richiesta anche dai pensionati iscritti all’INPS: i prestiti pluriennali diretti. La differenza sostanziale tra i prestiti pluriennali diretti e la normale cessione del quinto è la necessità di giustificare il prestito. O quantomeno deve rientrare nelle casistiche indicate dall’INPS.
Per ottenere un Prestito Pluriennale diretto devi essere un pensionato iscritto alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Il prestito può avere una durata di cinque o dieci anni con risarcimento mensile diviso in 60 o 120 quote che vengono riversate attraverso il classico sistema della cessione del quinto.
Quali sono le procedure da seguire?
Devi consegnare una documentazione attraverso il servizio online: una domanda dedicata ai prestiti pluriennali diretti, la certificazione relativa allo stato di bisogno e la giustificazione della spesa.
Inoltre bisogna consegnare un certificato medico che attesti la sana costituzione fisica di chi richiede il prestito. il debito può essere estinto in qualsiasi momento e non è possibile effettuare una seconda domanda prima dei dodici mesi: deve trascorrere un anno tra una richiesta e l’altra.
Cosa si paga a ogni rata?
Una parte del prestito elargito (diviso in 60 o 120 rate), un tasso d’interesse nominale annuo del 3,5%, spese di amministrazione dello 0,50% e un premio fondo rischi (trovi tutti i dettagli nell’ultima pagina di questo documento).
Il pagamento avviene in modo automatico perché tutto si basa sulla cessione del quinto. Ovvero su un meccanismo che non prevede funzione attiva di chi chiede il prestito: la pensione viene incassata con un ammanco di un quinto, ovvero la somma necessaria per restituire il prestito.
In questo modo il debitore non può esimersi dal pagare la quota mensile.
Cessione del quinto dello stipendio normativa
Il prestito attraverso cessione del quinto è un finanziamento regolamentato a livello legislativo, in particolare dalla legge n.180/50, che ne definisce caratteristiche e modalità di rimborso. Un elemento significativo sancito proprio da questa norma è che all’interno del piano di ammortamento la rata mensile non può mai essere superiore a un quinto di stipendio o pensione. Si tratta di una garanzia importante, che rende la cessione del quinto una modalità di finanziamento particolarmente sicura e affidabile.