Fino a 20 miliardi sono pronti ad essere stanziati per la creazione di un “paracadute” per le banche italiane. Il via potrebbe arrivare questa settimana, fra giovedì e venerdì, con un apposito piano salva banche. Vediamo di cosa si tratta.
Piano salva banche: il fondo e i provvedimenti
Il decreto contenente il piano salva banche prevede la creazione di un fondo di salvataggio di circa 20 miliardi, comprensivo di 2 miliardi per l’attivazione di garanzie pubbliche sulle emissioni di liquidità degli istituti pari ad 80 miliardi di euro.
Piano salva banche: l’obiettivo
Nella relazione trasmessa dal governo al Parlamento, il piano salva banche viene definito come misura finalizzata a tutelare i piccoli risparmiatori e la solidità del sistema bancario nazionale. Che, è chiaro sin dai tempi di Banca Etruria, ed è ancora più chiaro con il caso Monte Paschi, attraversa una fase di instabilità preoccupante.
Al solo istituto di Siena sono legate le sorti di oltre cinque milioni di risparmiatori. La notizia arriva quindi in sordina, ma promette di cambiare il destino di diversi istituti di credito in sofferenza.
Piano salva banche: il via ufficiale
Come dicevamo, il via libera ufficiale potrebbe arrivare in settimana. Ma prima il piano salva banche deve ottenere l’approvazione parlamentare: il finanziamento della manovra sarà a debito, e deve quindi essere autorizzato dal Parlamento in virtù dell’articolo 81 della costituzione. Il ministro dell’Economia Padoan ha tuttavia dichiarato a Il Sole 24 Ore che l’impatto sul deficit sarà contenuto.
Piano salva banche: Monte Paschi, ma non solo
In questi giorni si disputano le sorti di Monte Paschi, sospesa fra la ricapitalizzazione ad opera di una cordata composta da diversi istituti di credito e l’intervento statale, che scatterà qualora l’azione di ricapitalizzazione privata dovesse fallire. Il termine ultimo è quello del 31 dicembre; la cifra da trovare, di 5 miliardi.
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