Un pensionato deve sempre motivare il prestito?

Uno degli inconvenienti del prestito: la descrizione dei motivi che ti legano al prestito. In altre parole: il motivo per cui chiedi una somma extra rientra nelle casistiche? Rientra nella lista dei motivi utili per ottenere un prestito?

A volte non hai bisogno o voglia di dare queste informazioni. A volte i motivi che ti spingono a ottenere il credito non rientrano negli schemi ma tu ne hai bisogno. Dopo una vita di sacrifici vuoi goderti la pensione e magari un piccolo extra per soddisfare i tuoi bisogno, i tuoi desideri.

Il prestito pluriennale diretto dell’INPS, ad esempio, è dedicato a pensionati e dipendenti pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Per richiedere questo tipo di prestito quinquennale o decennale (diviso quindi in 60 o 120 rate mensili) sono necessarie diverse certificazioni.

Oltre alla domanda di richiesta prestito, infatti, l’INPS esige la documentazione attestante lo stato di bisogno e l’eventuale spesa. Inoltre c’è bisogno di un certificato medico di sana costituzione fisica. In altre parole devi dimostrare che il denaro che riceverai in prestito sarà utilizzato per una spesa prevista dalle regole.

L’alternativa al prestito pluriennale

Questo è un punto che caratterizza diverse forme di credito, ma ci sono delle realtà che superano il vincolo della motivazione e permettono al pensionato di chiedere un prestito senza alcun vincolo. O meglio, c’è solo un vincolo: la restituzione del denaro.

La cessione del quinto, ad esempio, è un canale ideale per richiedere prestiti senza avere alcun obbligo di motivazione. Tu pensionato puoi chiedere una somma pari a una, due, tre, quattro mensilità nette della pensione da restituire in un tempo rispettivamente di 12, 24, 36 e 48 mesi.

Il vantaggio? Denaro immediato e senza motivare.

In altre parole puoi gestire le tue risorse come meglio credi: vuoi fare un regalo? Vuoi pagare una macchina nuova a tuoi figlio? Vuoi prenotare una crociera? perfetto, lo puoi fare e non devi comunicare le tue intenzioni. Se da un lato il piccolo prestito della cessione del quinto ti permette di ottenere nuove risorse senza dare giustificazioni, dall’altro devi valutare con cura la tua pensione di partenza.

La cessione del quinto si basa su una decurtazione automatica della rata dalla pensione. Il denaro viene prelevato dalla pensione prima che arrivi nelle tue mani, e c’è un obbligo su tutti: rispettare la soglia di sopravvivenza dell’essere umano.

Se la pensione di base è così bassa che, una volta tolta la rata necessaria per soddisfare la natura mensile del prestito, il pensionato non supera le 490 euro il prestito non è applicabile. Di conseguenza la base minima di partenza per ottenere un prestito con la cessione del quinto è la quota di 550 euro.

Fonte immagine

Lascia un Commento