Opzione donne 2017: il nuovo anno si apre con una serie di cambiamenti importanti nel regime pensionistico nazionale. Oltre alle misure varate dalla riforma pensioni precoci, in vigore a partire dal 1°maggio, questo è anno di sperimentazione anche per l’Opzione donne 2017. Un’altra forma di flessibilità in uscita, questa volta dedicata alle sole lavoratrici, che consente di andare in pensione prima dei termini previsti dalla discussa legge Fornero.
Lavoratrice autonoma, statale o privata, non importa: continua a leggere per conoscere quali sono i requisiti d’accesso per ogni categoria.
Opzione donne 2017: come funziona
L’Opzione donna consente alle lavoratrici di andare in pensione prima dei termini stabiliti dalla riforma Fornero, attualmente fissati in:
- 41 anni e 10 mesi di contributi indipendentemente dall’età anagrafica
- Al compimento dei 66 anni e 7 mesi per il settore pubblico con 20 anni di contributi
- Al compimento dei 65 anni e 7 mesi per il settore privato, con 20 anni di contributi.
- Al compimento dei 66 anni e 1 mese per le lavoratrici autonome, con 20 anni di contributi.
Unica condizione è che la lavoratrice accetti il ricalcolo dell’importo pensionistico con sistema contributivo.
Opzione donne 2017: i requisiti
La misura è destinata alle lavoratrici che aderiscano all’assicurazione generale obbligatoria o a fondi sostitutivi. Restano escluse le iscritte alla gestione separata o chi intenda utilizzarla per raggiugere il requisito dei 20 anni di contributi.
Puoi accedere all’opzione donne 2017 se:
- Sei una lavoratrice dipendente con almeno 57 anni e 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2015
- Sei una lavoratrice autonoma con 58 anni di età e 35 anni di contributi maturati al 31 dicembre.
Il provvedimento è stato rinnovato con l’approvazione lo scorso 24 novembre della legge di stabilità. Per l’opzione donne 2017 l’accesso è esteso anche alle lavoratrici dipendenti nate nell’ultimo trimestre del 1958 e alle autonome nate nell’ultimo trimestre del 1957, purché abbiano maturato i 35 anni contributivi entro il 31 dicembre 2015.
Opzione donne 2017: quali contributi
Per il raggiungimento del requisito temporale dei 35 anni sono computabili tutte le tipologie di contributi. Fanno eccezione, per la sola categoria delle lavoratrici dipendenti private, quelli accreditati per malattia e disoccupazione.
Opzione donne 2017: APE o Opzione donne?
Dal 1° maggio 2017 entrerà in vigore anche la riforma pensione precoci varata dal governo Renzi. Fra le misure di flessibilità previste vi è l’APE, l’anticipo pensionistico. Se sei una lavoratrice, potresti quindi trovarti davanti ad un bivio: scegliere l’APE o l’Opzione donna?
Ti consigliamo di valutare molto attentamente le due opzioni. Per farlo, inizia col dare un’occhiata anche a questo articolo che spiega in cosa consiste l’anticipo pensionistico. Poi ti consigliamo di recarti dal/dalla tuo/a commercialista di fiducia per calcolare esattamente l’ammontare del reddito pensionistico computato attraverso APE e Opzione donna.
Per aggiornamenti sul mondo delle pensioni, del fisco e della finanza, continua a seguirci.