Novità Ape social 2017: via alle domande. I requisiti e le scadenze

Novità ape social

Novità Ape Social 2017: dal 1 maggio l’Ape social è in arrivo. Ecco cos’è, i requisiti per accedervi e le scadenze.

Per il semaforo verde mancavano solo le firme del presidente Gentiloni in calce a due decreti attuativi. Dopo oltre quattro mesi di stallo dall’introduzione avvenuta in sede di approvazione della legge di bilancio , si arriva quindi ad un effettivo via libera. Vediamo tutte le novità ape social 2017: cos’è, quali sono i requisiti per accedervi, e quali sono le scadenze per le domande.

Novità Ape Social 2017: l’Ape Social, cos’è e come funziona

L’Ape Social è una delle tre forme di anticipo pensionistico introdotte dalla riforma pensioni precoci.
In breve, si configura come un’indennità assistenziale corrisposta ai lavoratori in stato di bisogno che vogliano anticipare l’uscita dal mercato del lavoro. L’indennità è completamente a carico dello Stato, e viene erogata, su richiesta, dall’INPS, fino al raggiungimento dell’età pensionabile. L’indennità è corrisposta per 12 mensilità all’anno.

Facciamo un esempio: se sei un lavoratore in stato di bisogno (scorrendo l’articolo troverai tutti i requisiti da soddisfare) e ti manca un anno per il raggiungimento dell’età pensionabile, potrai smettere da subito di lavorare percependo l’Ape Social per un anno. Una volta raggiunta l’età pensionabile, ti verrà corrisposta direttamente la pensione di anzianità.

L’Ape Social è una misura sperimentale: sarà in vigore dal 1 maggio al 31 dicembre 2018. In questo periodo, l’INPS erogherà fino ad un massimale di 300 milioni di euro in benefici. Conviene, quindi, fare subito domanda se rientri nei requisiti previsti. In caso di risorse insufficienti, infatti, l’ente si riserva di assegnare l’indennità secondo requisiti da fissare con Decreto del Presidente del Consiglio.

Novità Ape Social 2017: i requisiti

Chi sono i lavoratori che potranno beneficiare dell’Ape Social per il 2017?

A. Lavoratori che abbiano terminato di percepire da almeno 3 mesi l’indennità di disoccupazione, purché la disoccupazione sia avvenuta per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale;

B. Lavoratori che da almeno sei mesi dal momento della richiesta sono impegnati nell’assistenza a coniugi o parenti di primo grado con handicap gravi

C. Soggetti con grado di invaidità civile pari o superiore al 74%

D. Dipendenti che da 6 anni continuativi svolgano mansioni classificate come gravose o rischiose, come:

  • operai di industria estrattiva ed edili
  • conducenti di gru o macchinari del settore edile
  • conciatori
  • conduttori di mezzi pesanti, treni e camion
  • infermieri e OSS, addetti all’assistenza di persone non autosufficienti
  • Insegnanti della scuola dell’infanzia e degli asili nido
  • facchini
  • personale addetto allo spostamento merci
  • operatori ecologici

L’Ape Social è destinata a lavoratori sia operanti nel settore pubblico che privato, sia dipendenti che non.

Novità Ape 2017: requisiti d’età e contributivi

Per accedere all’Ape social devi aver necessariamente maturato i seguenti requisiti retributivi e anagrafici:

  • aver compiuto 63 anni d’età;
  • raggiungere il termine per l’età pensionabile entro tre anni e sette mesi;
  • non essere titolari di pensione diretta (essere dunque iscritti alla gestione separata);
  • aver cessato qualsiasi tipo di attività lavorativa, anche come autonomo.

Novità Ape Social 2017: l’importo

A quanto ammonta l’indennità dell’Ape social?
Per determinare l’importo, l’INPS prenderà in considerazione la pensione calcolata al momento della presentazione della domanda. Dunque l’Ape Social ammonterà:

  • alla futura pensione da percepire, se questa risulta inferiore ai 1500 euro mensili;
  • a 1500 euro mensili se la futura pensione risulta superiore ai 1500 euro mensili.

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