La manovra 2017 varrà dai 15 ai 20 miliardi di euro. A stabilirlo sono i dati pubblicati nel Documento Economia e Finanza (DEF), diffuso dal Ministero dell’Economia. Il varo ufficiale della manovra 2017 avverrà in autunno, con l’approvazione della legge di bilancio. Il Def fissa asticelle per accise, previsioni di deficit e privatizzazioni, ma proiezioni e costi potrebbero cambiare, anche per effetto delle richieste di Bruxelles. Vediamo nel dettaglio cos’è il Def e cosa prevede.
Manovra 2017: il Def
Il Documento Economia e Finanza (DEF) contiene obiettivi e indicazioni sulla politica di bilancio che lo stato italiano adotterà per le annualità successive alla sua pubblicazione. Al suo interno il Ministero delinea le previsioni sulla crescita del PIL (prodotto interno lordo), sull’indebitamento netto, stato dell’occupazione. Definisce inoltre le direttrici principali della politica fiscale ed economica.
Manovra 2017: aspettative su deficit e tensioni con Bruxelles
Al momento il deficit pubblico (livello di indebitamento dello stato) è al 2.1% del Pil. L’Unione Europea chiede che per il 2018 l’Italia riesca a tirare i cordoni delle casse erariali, scendendo a quota 1.2%. Il dibattito fra Palazzo Chigi e Bruxelles, in materia, resta ancora aperto. Il motivo principale? Il divario fra i due numeri, un esiguo 0.9%, si traduce in oltre 15 miliardi di deficit di differenza. Il Ministero punta a chiudere la trattativa strappando l’1.8%, comprensivo dei finanziamenti della manovra 2017 stanziati per aiuti alle zone colpite dal sisma.
Manovra 2017: quanto costa e quali spese comprende
Il Documento Economia e Finanze scongiura il tanto temuto aumento dell’IVA, stanziando al contempo oltre un miliardo per la decontribuzione dei neo assunti under 35. Due componenti che incideranno significativamente sui 20 miliardi complessivi stanziati per la manovra. E alle quali si dovranno aggiungere le spese indifferibili (costi fissi annuali). In questo senso, il Def continua sulla strada della riorganizzazione: prevista una spending review di circa 600 milioni di euro.
Manovra 2017: le novità
Il Def annuncia l’introduzione del sistema di “split payment” anche alle società controllate statali e quotate.
Introdotto nel 2015, lo split è una modalità di pagamento obbligatoria in cui la pubblica amministrazione è tenuta a pagare i fornitori al netto dell’IVA. L’importo di quest’ultima verrà versato dalla PA direttamente all’erario. Si prevede inoltre l’estensione dello split anche ai professionisti, sino ad ora esclusi.
Per la manovra 2017 viene riconfermata la sanatoria per le liti pendenti con il fisco. Il pagamento delle importo di rottamazione sarà ripartito in tre rate: la prima entro il 30 settembre 2017, pari al 40% dell’importo, la seconda entro fine novembre, con un altro 40%, e la terza al 30 giugno 2018 con il restante 20%.
Novità è la tassazione degli intermediari immobiliari. Definita “Airbnb Tax”, dovrà essere versata anche da chi operi esclusivamente online. Gli intermediari dovranno trattenere dalla locazione una ritenuta del 21%, versandola poi all’Erario. Dovranno inoltre rilasciare una Certificazione Unica ai proprietari dell’immobile.
Manovra 2017: novità per start up e zone del sisma
Altri due punti in programma: previsto l’aumento degli incentivi all’equity crowdfunding e l’estensione delle agevolazioni per le start up innovative.
Per le zone colpite dal sisma, la manovra 2017 crea un fondo di circa un miliardo da destinare alla ricostruzione e agli investimenti. Crea inoltre delle “zone franche“, prive di tasse alle imprese, per due ani.
Manovra 2017: sì alle accise sui giochi e i tabacchi, sì alle privatizzazioni
La manovra 2017 non risparmia i tabacchi – accise in aumento per un gettito di circa 100 miliardi complessivi – e slot e giochi (tassa in aumento dal 6 al 12%).
Confermata l’aliquota di tassazione agevolata al 10% per i premi produttività dei dipendenti. Ti ricordiamo che puoi utilizzarla anche per la dichiarazione dei redditi di quest’anno. (Qui troverai una guida alle detrazioni e agli sconti previsti e qui al bonus mobili).
Nel Def si prevede una manovra 2017 che dia nuovo impulso alle privatizzazioni. Si delineano 3 strumenti di attrazione degli investitori: azioni per le fondazioni statali, azioni privilegiate per le casse previdenziali e i fondi pensione, bond subordinati per banche, assicurazioni e fondi esteri.
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