La crisi economica c’è, inutile negare l’evidenza. I mercati hanno degli equilibri difficili da capire per chi si occupa d’altro nella vita di tutti i giorni. Ma c’è un aspetto che ci accomuna, che ci rende simili: la necessità di una fonte economica extra per sostenere le spese non ordinarie.
Facciamo un esempio pratico: sei un dipendente statale o privato e hai un’entrata fissa. Oggi molti direbbero che sei un privilegiato perché puoi contare su uno stipendio stabile che ti permette di vivere con una sicurezza invidiabile.
Vero, nessuno lo mette in dubbio. Però le entrate sono standard, non puoi allargare il volume di affari per ottenere una maggior quantità di liquidi. Lo stipendio arriva, questo è certo, ma nella maggior parte dei casi viene investito nella gestione ordinaria della famiglia (soprattutto se numerosa).
Un problema all’improvviso
Ecco, all’improvviso si manifesta un problema, un contrattempo, una spesa extra. Magari legata alla tua salute o a quella dei tuoi cari. Ma non solo: vuoi aiutare tuo figlio ad aprire una nuova attività, vuoi poter contribuire con una somma significativa per avviare un nuovo progetto.
Come recuperare questo denaro se il tuo stipendio è fisso? Risposta semplice: puoi chiedere un prestito. Ci sono diverse soluzioni per il lavoratore dipendente, ma il primo passo da compiere è l’attestazione della situazione lavorativa.
Gli istituti di credito, infatti, hanno bisogno di garanzie economiche: possono prestare il denaro ma devono essere sicuri che, in qualche modo, venga restituito.
Per questo il primo passo da compiere è l’identificazione della persona che richiede il prestito e la consegna della documentazione reddituale richiesta. Poi si procede con il prestito personale, ovvero la forma più diffusa di finanziamento per dipendenti. Di cosa si tratta esattamente?
Il prestito personale è, come suggerisce il nome, legato alle esigenze della persona e può essere utilizzato per qualsiasi scopo. Vuoi andare in vacanza? Vuoi acquistare un’auto o la moto per tuo figlio? Vuoi pagare una visita medica particolarmente impegnativa?
Chiedi un prestito personale
Ovviamente questa forma di prestito è perfetta per il lavoratore dipendente che non ha particolari esigenze e cerca solo una fonte di liquidità aggiuntiva per soddisfare dei bisogni o dei desideri più o meno importanti. Negli ultimi anni, gli istituti di credito hanno valorizzato la vecchia (ma al tempo stesso perfettamente aggiornata per i nostri tempi) cessione del quinto. Oggi è la forma più utilizzata per dipendenti e pensionati.
Ci sono dei limiti per il dipendente? Si. Il più evidente riguarda la natura del contratto di lavoro: se è a tempo indeterminato, soluzione preferibile, l’istituto ha una certezza in più rispetto a un contratto a tempo determinato. Per i dipendenti pubblici, invece, il percorso è relativamente più semplice, dato che possono offrire delle sicurezze maggiori.
E tu hai già pensato a chiedere un prestito? Chiedi maggiori informazioni e lascia nei commenti i tuoi dubbi: risponderemo nel minor tempo possibile e ti daremo tutte le informazioni necessarie per chiedere un prestito che ti permetterà di realizzare i tuoi sogni.
Tempi bonifico cessione del quinto
Ricorrere al prestito tramite cessione del quinto è in certi casi la soluzione più semplice ed efficace. Per un lavoratore dipendendente con un contratto a tempo indeterminato è infatti molto facile ottenerlo in tempi brevi, senza dover presentare giustificativi di spesa, e riuscire così a far fronte a eventuali imprevisti economici. Entro 60 giorni dalla richiesta del finanziamento si riceve la cifra concordata e spesso il bonifico cessione del quinto viene effettuato nel giro di un paio di settimane.