Finanziamenti, così le famiglie italiane tornano a indebitarsi. Dopo il rallentamento imposto dalla pandemia, aumenta la fiducia: richiesti importi più elevati e di più lunga durata.
Ecco quanto riporta in merito il Sole 24 Ore (di Daniela Russo, 24 maggio 2021):
Prestiti in ripresa, dopo il rallentamento imposto dalla pandemia. Le famiglie italiane, infatti, complici anche i tassi di interesse in calo, ricominciano a chiedere finanziamenti, soprattutto per far fronte al bisogno di liquidità. Cambia la geografia delle domande e aumenta la fiducia, con importi più elevati e durata maggiore. È quanto emerge dalle rilevazioni di aprile che evidenziano anche l’affermarsi di un trend crescente per le richieste relative alle cure mediche: nel 2012 rappresentavano il 2,6% delle domande complessive, nei primi mesi del 2021 il 4,6% del totale.
«Il comparto mostra segnali di miglioramento nei primi mesi del 2021 e si intravedono trend destinati a consolidarsi in futuro»
La Cessione del quinto
«Prima di tutto assistiamo allo sviluppo della cessione del quinto, destinato a trasformarsi da prodotto di nicchia a mass market alla luce di interventi normativi europei e di una maggiore competitività dei tassi di interesse. Sullo sfondo, poi, la crescita dei prestiti green, la digitalizzazione che porta un numero crescente di clienti a chiudere il processo di accesso ai finanziamenti online, e l’opportunità, legata alla PSD2, di ampliare l’accesso al credito in un’ottica di personalizzazione dei profili di rischio».
Il peso delle rate
È proprio la cessione del quinto a rivestire sempre più importanza nelle scelte delle famiglie. I tassi sono sempre più bassi rispetto a quelli dei prestiti personali e le richieste da parte dei dipendenti privati passano dal 44% del totale nell’ultimo trimestre 2020 al 47% del primo trimestre 2021.
La domanda di liquidità
A spingere gli italiani a richiedere un prestito è, soprattutto, il bisogno di liquidità: le domande sono in aumento da quattro anni (dal 17% del totale nel 2017 al 25,9% nel 2021), così come lo sono quelle per consolidamento, che passano dal 5,3% del 2017 all’11,1% del 2021. Inoltre, nei primi mesi di quest’anno gli italiani hanno ottenuto importi più alti del 23% rispetto al 2020, con la media dell’erogato che passa da 10.400 a 12.800 euro nell’ultima rilevazione. I prestiti sopra i 20mila euro arrivano al 16,1% del totale ad aprile rispetto al 9,1% nel 2020.
Diminuiscono invece i finanziamenti sotto i 5 anni, sia in termini di richieste (da 44,9% del totale nel 2020 a 39% nei primi quattro mesi del 2021) sia di erogazioni (da 45,5% nel 2020 al 38,3% nel 2021)
(Fonte: Il Sole 24 Ore)