Dipendenti pubblici : le novità per malattia e permessi

Novità per i dipendenti pubblici. Sul tavolo del Ministro della PA Marianna Madia è in preparazione un provvedimento con novità in materia di malattie, assenze e permessi.

Ancora nulla di concluso in via definitiva. Del provvedimento si conoscono già alcuni dei contenuti principali, che esaminiamo in questo articolo.

Dipendenti pubblici: malattia, congedi e permessi

I dipendenti pubblici che devono effettuare esami o visite specialistiche ad oggi devono necessariamente prendere una giornata di malattia, utilizzare un giorno di ferie, o attingere alle ore di permesso. Quest’ultime sono fissate ad un massimo di 18 in tutto l’arco dell’anno.

Il decreto mira a “spacchettare” le giornate di malattia in ore da poter utilizzare singolarmente secondo le esigenze dei dipendenti. In caso di controlli o esami di durata breve si potrà quindi spendere solo le ore necessarie. Resta la giustificazione mediante certificato medico.

Il tetto massimo di ore spendibili chiamato “periodo di comporto“, è comunque previsto per evitare abusi da parte dei dipendenti pubblici. Dal computo verranno escluse le terapie salvavita.

Dipendenti pubblici: legge 104

Altro punto interessante del pacchetto riguarda la legge 104 per l’assistenza a famigliari disabili. Nessuna modifica di merito: la novità è l’introduzione della comunicazione preventiva delle ore di assenza da parte del lavoratore. L’obiettivo è permettere al datore una pianificazione più rapida ed efficiente del lavoro.

Dipendenti pubblici: polo unico di medicina fiscale

Altro progetto in cantiere è quello della creazione di un unico polo di medicina fiscale per il controllo sui permessi per malattia. L’ente sarebbe alle dipendenze dell’INPS e totalmente svicolato dalle Asl regionali.

Dipendenti pubblici: a quando il pacchetto malattia/congedi/permessi

Secondo le fonti dell’Ansa (Agenzia Nazionale Stampa Associata) il pacchetto verrà quindi incluso nella trattativa sui rinnovi contrattuali per i dipendenti pubblici. La riapertura è prevista con l’arrivo del decreto di riforma del pubblico impiego, a febbraio 2017.

A incoraggiare l’ipotesi è anche l’intesa siglata il 30 novembre tra governo e sindacati. Si parla infatti della ripresa dell’argomento dopo il naufragio delle trattative con l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) nel 2014.

Nel provvedimento sono in arrivo anche i decreti sulle partecipate, la dirigenza sanitaria e i cosiddetti “furbetti del cartellino”.

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