Sei in sala d’attesa aspettando il tuo turno. Finalmente è arrivato il giorno del tanto sospirato colloquio di lavoro. Già ti immagini seduto dietro la scrivania del tuo ufficio a firmare centinaia di business plan per conto dell’azienda dei tuoi sogni.
Non potevi credere ai tuoi occhi quando hai visto la casella di posta elettronica illuminarsi con l’email di invito per le prime selezioni. Ti è sembrato di toccare il cielo con un dito. Finalmente la tua vita sarebbe potuta arrivare a un punto di svolta.
Ora osservi i potenziali candidati davanti a te, intenti a ripassare improbabili presentazioni. Sono vestiti in maniera un tantino eccentrica, oppure sei tu a essere troppo sobrio? L’euforia lascia il posto all’ansia. Un brivido ti corre lungo la schiena. Cominci a pensare di aver scritto male il curriculum, di non avere un abbigliamento adeguato e di essere sull’orlo di una crisi di nervi.
Intanto la voce che presto chiamerà il tuo nome e cognome si avvicina e il discorso di presentazione che avevi ripassato davanti allo specchio sembra essersi completamente volatilizzato dal tuo cervello.
Beh, gli stati d’ansia possono compromettere la buona riuscita di un colloquio e allontanare la possibilità di trovare il lavoro dei tuoi sogni, ma ci sono anche altri elementi da tenere in considerazione. Con questo articolo, voglio consigliarti come sostenere un colloquio di lavoro efficace e fare una buona impressione sul tuo superiore o di chi ne fa le veci.
Andare preparati a un colloquio di lavoro è un asso nella manica, se vuoi cercare di vincere è una carta da giocare senza paura.
Come presentarsi a un colloquio di lavoro
Questa fase inizia prima del colloquio di lavoro vero e proprio. Indossare un abbigliamento adatto all’occasione può sembrare un aspetto scontato ma non lo è. Molti si presentano alle selezioni forti del pensiero “Io amo vestirmi in un certo modo, se mi vogliono devono accettarmi così come sono. E poi per me parla il curriculum chilometrico”. Questa affermazione non è del tutto sbagliata.
E’ importante farsi conoscere senza troppi filtri ma bisogna dimostrare serietà, senza sfociare negli estremi opposti. Ad esempio, se sei un uomo potresti optare per un paio di pantaloni classici, camicia e giacca. Se sei una donna, con un tailleur fresco ma elegante vai sul sicuro.
Presentarsi con un abbigliamento da spiaggia perché subito dopo devi andare al mare, non è una buona idea. Vestirti bene ti aiuterà a sentirti più sicuro e lascerai una buona impressione ai tuoi futuri superiori.
Rispondi correttamente alle domande
Questa è la parte più temuta: l’incapacità di rispondere correttamente alle domande poste durante il colloquio di lavoro. E’ forse il timore più grande che accompagna ogni candidato fino a pochi attimi prima dell’intervista. Ecco, le domande più diffuse:
“Ci parli di lei”
Questa è la domanda che di solito dà inizio al colloquio di lavoro. Il mio consiglio è puntare diritto al sodo con un discorso di presentazione. Rispondi con un breve riassunto delle tue capacità, cerca di essere sintetico. Non impiegarci più di 30-40 secondi.
Definisci subito chi sei e le tue competenze.
I primi istanti sono fondamentali per fare buona impressione. Questa domanda però non è priva di insidie, in pratica non devi venderti ma proporti: non risultare troppo autoreferenziale, rischi di sembrare presuntuoso.
Ancora una cosa su questo aspetto: tutti sono bravi con le parole, dai prova delle tue competenze con esempi e statistiche.
“Perché si è candidato per questa azienda?”
Quando ti troverai dall’altra parte della scrivania, di fronte al tuo esaminatore, è importante dimostrare di conoscere la filosofia aziendale. Non farti trovare impreparato di fronte a questa domanda. Il tuo potenziale datore di lavoro deve avere la chiara percezione che sei consapevole della storia della sua azienda, degli obiettivi e degli scopi.
Insomma, devi mostrarti sinceramente interessato, senza esagerare e con una buona dose di gentilezza. E tu d’altro canto, devi far capire perché l’azienda potrebbe aver bisogno delle tue competenze, del tuo valore.
“Perché dovremmo scegliere proprio lei?”
Questa è la domanda che conclude il colloquio. Rispondi con cura, non farti prendere dall’ansia di voler fuggire via. La risposta migliore la troverai immedesimandoti nel tuo interlocutore, riuscendo a proporti come soluzione ai suoi bisogni e desideri. Presentati come un contributo reale per l’azienda in termini di guadagno e competenze tecniche, ma sii conscio che la tecnica non è tutto.
Dimostra di essere sveglio e desideroso di imparare anche se non possiedi tutte le capacità richieste per ricoprire la posizione. Di solito, il datore di lavoro non è in cerca di un tuttologo ma di una persona umile e volenterosa disposta a risolvere eventuali problemi.
Fai domande anche tu, informati. E’ importante accendere il cervello
Prima di andare via e lasciarti andare alle classiche strette di mano, puoi ancora dare un’ulteriore prova al tuo futuro “capo” che sei l’uomo giusto al posto giusto. Non chiudere la porta lasciando di te l’impressione di essere come uno studente al suo primo esame, che risponde solo se interrogato. Non sei più a scuola. A fine colloquio puoi concederti uno spazio per te, per chiarire qualche dubbio e fare qualche domanda intelligente. Poche e concrete, non assillare il tuo interlocutore.
Domanda come potrebbe svolgersi la tua giornata tipo sul posto di lavoro. Oppure se ci saranno corsi di aggiornamento. Formulare domande che includono questi esempi indurrà il tuo datore di lavoro a considerarti già parte dell’azienda. E poi penserà di aver trovato un tesoro: i corsi di aggiornamento sono normalmente odiati dai dipendenti in quanto si svolgono fuori l’orario di ufficio.
Con questi suggerimenti per un colloquio di lavoro efficace mostrerai di possedere la giusta motivazione a partire con il piede giusto. Sei d’accordo? E tu hai altri consigli? Lascia la tua esperienza nei commenti.