Impossibile vivere senza un conto corrente. Hai bisogno di una serie di servizi, e la maggior parte di questi sono legati alla tua presenza nei conti bancari: bancomat, assegni, fido, prestiti…
Ma quando il conto va in rosso che succede? Ci sono gli interessi da pagare e la commissione d’istruttoria veloce (Civ) può apportare notevoli disagi in termini economici. Vuoi un esempio? Bene, secondo i calcoli dell’Università Bocconi per il Corriere della Sera si spendono in media 33,34 euro per un solo giorno e 37,76 euro per 10 giorni.
Questo il risultato che prende in esame 7 banche italiane. Il risultato peggiore? Mps e Unicredit che per un giorno riescono a inserire un plus di cinquanta euro (e pochi centesimi). Lo scoperto che ha causato questo rincaro? Solo 501 euro.
Esatto, sono le regole della commissione d’istruttoria veloce: si applica quando sfori il fido o vai in rosso senza averlo. Si paga sempre? No, solo quando superi quota 500 euro, oppure quando l’importo minore si prolunga per oltre sette giorni.
Queste soglie non sono legate solo a un uso “spericolato” del conto corrente: anche una famiglia può ritrovarsi in rosso per più di 500 euro o per un importo minore che si protrae per più di una settimana.
Meglio chiedere un prestito che affrontare queste somme per pochi giorni di sforo. Ma, soprattutto, meglio conoscere tutti gli importi legati allo sforo: per questo Il Sole 24 Ore ha messo a disposizione un foglio di calcolo che ti permette di individuare i dati dello scoperto.
Si tratta di uno strumento semplice e immediato che ti permette di ottenere l’evidenza di usura del tasso, l’ammontare del TSU, la commissione d’istruttoria veloce e il tasso effettivo globale.
ln questo modo puoi calcolare facilmente quanto ti costa lo scoperto, e se conviene spingerti oltre. Conoscere questi dati è un tuo diritto!