L’ aumento di capitale Unicredit è stata la più grande operazione mai tentata nella storia della borsa italiana: conclusasi questo 27 febbraio, è ufficialmente riuscita.
Le sorti di uno dei più grandi istituti di credito italiani appaiono più chiare. Questo 27 febbraio l’operazione di aumento di capitale Unicredit è stata definitivamente chiusa. Per la banca di piazza Gae Aulenti la ricapitalizzazione costituisce un successo.
Vediamo perché e come è andata.
Aumento di capitale Unicredit: la ricapitalizzazione
Partito a gennaio, l’aumento di capitale Unicredit aveva come obiettivo la raccolta di fondi per la ristrutturazione dell’istituto. Quasi 13 miliardi di euro, da conseguire tramite la vendita di titoli ad azionisti ed investitori.
L’operazione è stata la più imponente mai tentata nella storia della Borsa Italiana.
Per conoscerla nel dettaglio, ti consigliamo di dare un’occhiata al nostro approfondimento, in cui spieghiamo senza “finanziese” cos’è e come funziona la ricapitalizzazione.
Aumento di capitale Unicredit: la conclusione
Il monte totale necessario per l’aumento di capitale è stato sottoscritto al 99.8%. L’operazione è pienamente riuscita. In totale sono stati scambiati quasi 4 milioni di azioni e circa 1 milione e mezzo di diritti “inoptati”. (ossia diritti di opzione inutilizzati dagli azionisti e rivenduti sul mercato borsistico). Il tutto, per una cifra di oltre 15 miliardi di euro, e dunque superiore alla soglia minima dei 13 miliardi che si prospettava inizialmente.
Aumento di capitale Unicredit: le azioni crollano
Ma a frenare l’entusiasmo degli investitori per la riuscita dell’aumento di capitale Unicredit è stato l’inaspettato crollo delle azioni della banca. Nella seduta di venerdì 24 febbraio i titoli dell’istituto hanno toccato quota inferiore ai 12 euro, registrando il minimo dallo scorso 13 dicembre 2016. Una flessione negativa, tuttavia, contenuta, considerando la chiusura di ieri 27 febbraio come titolo trainante assieme a Intesa e Generali.
Aumento di capitale Unicredit: il post-ricapitalizzazione
Missione compiuta, dunque, per l’istituto italiano e per Jean Pierre Mustier, suo amministratore delegato e timoniere per tuta la durata dell’aumento di capitale Unicredit. Adesso bisogna guardare alle prospettive future. Si vocifera di un cambio nel Consiglio di Amministrazione dell’istituto, ma nulla è ancora confermato.
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