Ape volontaria: a partire dal 1 maggio 2017 entrerà ufficialmente in vigore la riforma pensioni precoci. Un provvedimento molto articolato, che consentirebbe a migliaia di lavoratori di andare in pensione in anticipo.
Sono moltissime le novità previste dalla misura. Abbiamo parlato dell’Opzione donna per le lavoratrici, benefici per il pensionamento anticipato dei lavoratori addetti a mansioni usuranti, Quota 41 e 96. In questo articolo ci soffermiamo su un’altra novità in arrivo: l’Ape volontaria.
Ape volontaria: cos’è
Al centro della riforma pensioni precoci c’è la flessibilità in uscita per migliaia di lavoratori appartenenti a situazioni di carriera, anagrafiche e contributive molto differenti. Per questo, il provvedimento prevede l’introduzione di tre tipologie di Ape, (anticipo pensionistico).
Le prime due sono l’Ape social e di mercato, rispettivamente dedicate ai lavoratori in disoccupazione e di imprese in difficoltà economiche (per sapere cosa sono e i requisiti per accedervi, clicca sul link evidenziato). L’ultima, sulla quale ci soffermiamo, è l’Ape volontaria.
L’Ape, abbreviazione di anticipo pensionistico, è in sostanza un prestito mediante il quale il lavoratore finanzia l’importo pensionistico fino al termine ufficiale di percepimento della pensione.
Il prestito sarà erogato dagli istituti di credito o dalle assicurazioni che aderiranno agli accordi-quadro (in via di definizione) stipulati con i Ministeri di competenza. Sarà costituito da 12 mensilità annuali.
A fare da garanzia per l’Ape volontaria è la pensione di vecchiaia, ottenuta al raggiungimento del termine ufficiale dell’età pensionabile. L’importo dell’anticipo pensionistico verrà quindi restituito con trattenuta diretta INPS sulla pensione del lavoratore, in 260 rate spalmate su 20 anni. Assieme, ovviamente, al tasso d’interesse (sul quale ancora non si hanno notizie certe).
Trascorsi i 20 anni, con la restituzione completa dell’importo anticipato, la pensione verrà corrisposta per intero.
Viene comunque confermata la possibilità di estinguere in anticipo il prestito, con criteri ancora da fissare. Altra nota importante: il finanziamento sarà coperto da una polizza assicurativa obbligatoria per i rischio di premorienza.
Ape volontaria: chi può accedere
Dipendenti pubblici e privati, autonomi e iscritti alla gestione separata possono accedere all’Ape volontaria. Restano esclusi i liberi professionisti iscritti alle Casse Professionali.
Ape volontaria: i requisiti
A) Avere almeno 63 anni con 20 anni di contributi
b) Essere lontani dal termine ufficiale per il percepimento della pensione al massimo 3 anni e 7 mesi
c) il futuro reddito pensionistico da percepire, già al netto della futura rata di restituzione del prestito, deve necessariamente essere pari o superiore a 1.4 volte il trattamento minimo INPS
d) non essere titolari di pensioni dirette o di assegni ordinari di invalidità
L’attività lavorativa NON deve essere necessariamente terminata.
Ape volontaria: importo massimo e minimo
L’ape volontaria può essere erogata per un minimo di 6 mesi. Il monte massimo e minimo dell’importo richiedibile verranno stabiliti dal Consiglio dei Ministri a breve. Continueremo a seguire le novità in arrivo sull’Ape volontaria nei prossimi articoli.
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